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Pagina 2.
domenica 13 marzo 2011
Cos'è Words?
Words è il tentativo di mettere un po' d'ordine nella testa del suo scrittore e riportarlo nelle matite e chine del suo disegnatore?
Words è la gioventù che prende possesso di un blog, che molto probabilmente nessuno si filerà, e ci pubblica dentro la loro opera a fumetti?
Non lo so, sinceramente.
Words è forse un po' di tutto ciò e forse niente di tutto ciò.
Se dovessi proprio descriverlo per chi me lo chiede o se lo chiede, semmai a qualcuno potrebbe interessare, potrei solo dire che Words è qualcosa, qualcosa di proprio, qualcosa con una sua anima a prescindere dai suoi creatori come tutte le opere di questo mondo.
Non appartiene a due uomini che la compongono o a mille occhi che la leggono, appartiene a sè.
Questo è Words.
Piuttosto i suoi inventori sono il nevrotico e lento nel produrre Jack Chinaski ai testi e la mano, altrettanto lenta ma molto più calma e pacata, nel disegnare di Matteo Signore.
Cosa sono loro? Bè, è difficile da dirsi. Immaginateveli solo come due tipi, due tipi in mezzo al mondo come tanti e uno di loro gli si avvicina e fa: "Senti, io ho una storia!" e l'altro risponde: "Ed io ho le matite!" e così è nata la loro collaborazione.
Ed infine tocca a me, Vox Populi.
Se volessi essere filosofico e magari pure figo, potrei dire che io non sono nessuno e nel frattempo tutti voi messi assieme, che io sono niente e pure tutto.
Ma vi dirò semplicemente che io appartengo a questa storia come il protagonista, il vento che tiene in alto la piuma, la goccia che fa traboccare il vaso e tante altre idiozie di questo genere.
Se questa cosa vi interessa, se questa cosa vi preme dentro allora restate a farmi compagnia e lasciate che questi due, a modo loro e coi loro tempi, vi mostrino la mia storia.
Words è la gioventù che prende possesso di un blog, che molto probabilmente nessuno si filerà, e ci pubblica dentro la loro opera a fumetti?
Non lo so, sinceramente.
Words è forse un po' di tutto ciò e forse niente di tutto ciò.
Se dovessi proprio descriverlo per chi me lo chiede o se lo chiede, semmai a qualcuno potrebbe interessare, potrei solo dire che Words è qualcosa, qualcosa di proprio, qualcosa con una sua anima a prescindere dai suoi creatori come tutte le opere di questo mondo.
Non appartiene a due uomini che la compongono o a mille occhi che la leggono, appartiene a sè.
Questo è Words.
Piuttosto i suoi inventori sono il nevrotico e lento nel produrre Jack Chinaski ai testi e la mano, altrettanto lenta ma molto più calma e pacata, nel disegnare di Matteo Signore.
Cosa sono loro? Bè, è difficile da dirsi. Immaginateveli solo come due tipi, due tipi in mezzo al mondo come tanti e uno di loro gli si avvicina e fa: "Senti, io ho una storia!" e l'altro risponde: "Ed io ho le matite!" e così è nata la loro collaborazione.
Ed infine tocca a me, Vox Populi.
Se volessi essere filosofico e magari pure figo, potrei dire che io non sono nessuno e nel frattempo tutti voi messi assieme, che io sono niente e pure tutto.
Ma vi dirò semplicemente che io appartengo a questa storia come il protagonista, il vento che tiene in alto la piuma, la goccia che fa traboccare il vaso e tante altre idiozie di questo genere.
Se questa cosa vi interessa, se questa cosa vi preme dentro allora restate a farmi compagnia e lasciate che questi due, a modo loro e coi loro tempi, vi mostrino la mia storia.
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| Si ringrazia per la cover Maddalena Carrai |
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